sabato 14 aprile 2007

L’uomo discende dalla scimmia!

“L’origine della specie”

Londra 24 novembre 1859 : E’ uscita oggi la prima edizione del libro di

Charles Darwin esaurita in un solo giorno

Il libro del noto naturalista Charles Darwin ha fatto scalpore oggi a Londra, tutte le sue copie sono andate praticamente a ruba: “L’origine della specie”: l’uomo discende dalle scimmie! Tutti i vecchi dogmi religiosi riguardanti la genesi hanno ricevuto un bello scossone da parte della scienza che con le sue ricerche empiriche cerca di spiegare tutto ciò che è rilevante per conoscere più a fondo la naturalezza umana.

Solo un giorno è bastato a creare due fazioni ben distinte: coloro che seguono Darwin (darwinisti) e coloro che rimangono fermi sui loro pensieri religiosi (apologeti della religione), anche se non smentiamo si sia formata un’altra fazione che non si sentiva di ripudiare nè una nè l’altra verità. Darwin spiega con una lunga argomentazione la sua teoria, secondo cui gruppi di organismi di una stessa specie, (le popolazioni), piuttosto che i singoli individui, si evolvono gradualmente nel tempo attraverso il processo di selezione naturale. L'opera contiene dettagliate prove scientifiche che l'autore ha accumultato sia durante il viaggio del HMS Beagle nel 1830 che al suo ritorno, preparando diligentemente la sua teoria e, contemporaneamente, rifiutando quella più in voga fino a quel tempo, il creazionismo, che ritiene le specie, essendo create da Dio, perfette ed immutabili.

All'Università di Edimburgo, durante i suoi studi fu coinvolto direttamente negli sviluppi della teoria evoluzionistica di Robert Edmund Grant, ispirata dalle idee di Erasmus Darwin(suo nonno) e Lamarck. In seguito, all'Università di Cambridge i suoi studi di teologia lo convinsero ad accettare le considerazioni di William Paley (l’arcivescovo Paley uno dei più noti esponenti del pensiero utilitarista inglese) sul "disegno" di un Creatore, mentre il suo interesse nella storia naturale aumentò grazie al botanico John Stevens Henslow ed al geologo Adam Sedgwick, entrambi fermamente credenti in una creazione divina e nell'antico uniformismo della terra.
Durante il viaggio del Beagle, il nostro naturalista si convinse della fondatezza dell'attualismo di Lyell (professore di geologia, il quale afferma che i processi geologici osservabili fossero adeguati per spiegare la storia della geologia) e cercò di conciliare le varie teorie creazionistiche con le prove che riuscì ad evidenziare. Al suo ritorno Richard Owen (biologo e paleontologo) dimostrò che i fossili che Darwin aveva trovato, appartenevano a specie estinte mostranti relazioni con delle specie viventi in alcune località. John Gould(ornitologo) rivelò con sorpresa che gli uccelli completamente diversi ritrovati nelle Isole Galapagos erano, in realtà, 13 specie diverse di fringuelli.

Nel 1838, in uno zoo egli vide per la prima volta una scimmia antropomorfa: il bizzarro comportamento di un orango lo impressionò per la somiglianza con quello di un "bambino monello" e, dalla sua esperienza sui nativi della Terra del Fuoco, lo portò a pensare che non ci fosse poi un grande abisso tra gli uomini e gli animali, a dispetto della dottrina teologica che considera solo la specie umana possedente un'anima.

A questo punto ci aspetteremo ancora grandi cose da colui che dopo Galileo Galilei ha messo in dubbio la parola divina.

Ven - Ipotetico Giornale

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